
s’odono voci di timpani
sussurrate, ovattate,
risucchiate e compresse.
nude voci, mute e vane.
le lor’ombre fluorescenti,
lunghe tuniche ondeggianti,
muovono leste nella foresta avita.
il mormorio sommesso pervade l’aere
e scende nel ventre della terra umida.
le foglie frusciano alla brezza notturna
e urla’l dolore al dolore
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