La precisa e leggera pressione delle sue dita sulla mia testa ha il sapore di vaniglia e le traiettorie disegnate sono simmetriche ed eleganti. Un viatico per una dimensione dall’opalescenza boreale.
Charles Baudelaire, "I fiori del male, Alchimia del dolore" 1857 Grazie a te [Hermes] muto l’oro in ferro e’l paradiso in inferno; nel sudario delle nuvole scopro un cadavero caro, e sulle rive celesti erigo grandi sarcofagi.
Arthur Rimbaud, "Una stagione all'inferno" 1873 Dovrei avere il mio inferno per l'ira, il mio inferno per l'orgoglio, - e l'inferno della carezza; un concerto d'inferni
Sandor Marai, "Le braci" 1942 Cosa si può domandare con le parole? E quanto vale la risposta che una persona affida alle parole, invece di esprimerla con la realtà della sua vita?... Vale ben poco
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